La Sabina, il nostro territorio
Questo territorio, con le sue verdi colline, il suo territorio abbondante d’acqua, si presenta con un paesaggio punteggiato da ulivi secolari, querce maestose e filari di viti. Un paesaggio rimasto immutato nel corso del tempo, a pochi chilometri da Roma, che conserva nei suoi borghi medievali, nella sua valle santa reatina, resti delle ville di epoca romana imperiale, tracce tangibili di un importante passato.
Intesa come terra abitata dai Sabini, la regione si sviluppa sull’asse sud-ovest – nord-est a partire dal Tevere e fino allo spartiacque appenninico con le Marche:
« La Sabina, a partire dalla confluenza dell’Aniene con il Tevere, si svolge come elegante vaso, tra l’Umbria e il Lazio, e poi, fra gli Appennini, spingendosi fino a Norcia ed Accumoli, le due ultime città di sua pertinenza »
Ai nostri giorni il 66% della Regione Sabina intesa in tale senso fa parte della provincia di Rieti:
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l’intera provincia di Rieti ad eccezione del Cicolano: Poggio Mirteto, Magliano Sabina, Casperia, Montopoli di Sabina, Torri in Sabina, Cantalupo in Sabina, Montebuono, Forano, Poggio Catino, Montasola, Stimigliano, Castelnuovo di Farfa, Fara in Sabina, Roccantica, Mompeo, Salisano, Cottanello, Configni, Vacone, Tarano, Collevecchio, Toffia, Poggio Moiano Poggio Nativo, Scandriglia ecc.
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una parte della restante Sabina si trova in provincia di Roma, la cosiddetta Sabina romana:
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Montorio Romano, Montelibretti, Moricone, Palombara Sabina, Monterotondo, Mentana, Monteflavio, Nerola. L’area individuata per la provenienza dell’olio della Sabina DOP è più ampia e vi include anche Guidonia, Marcellina, Montecelio, Sant’Angelo Romano e San Polo dei Cavalieri.[2]
un’altra si trova in Umbria:
ed una terza parte in Abruzzo:
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Valle dell’Aterno fino all’Aquila.
Il territorio antico oggi è dunque diviso in tre Regioni e cinque Province.